Bambini e web: app e guide per farli navigare in sicurezza

Bambini e web

Fino a qualche anno fa navigare sul web senza aver timore di imbattersi in qualche pericolo sembrava dipendere dalla collocazione del computer. Si credeva che, ubicando il dispositivo in una area della casa di passaggio, dove tutti si affacciavano a dare un occhiata, sarebbe servito ai nostri figli come deterrente nel caso fossero stati tentati di curiosare in contenuti non adatti alla loro età.

Questo provvedimento può avere ancora la sua efficacia, ma non basta.

Non potremmo mai garantire una presenza costante, 24 ore su 24, ai nostri piccoli e probabilmente non sarebbe neanche giusto. Oggi grazie al wireless, sia i più piccoli che gli adolescenti, possono accedere al web molto facilmente, con un semplice clic; tutti i dispositivi sono dotati di connessione Internet. E se magari si è regalato un telefonino, ma senza connessione, ci sono poi numerosi luoghi pubblici quali bar, biblioteche, aree comunali Wi-Fi free o il router dell’amico, che come si può immaginare sfuggono alla vigilanza del genitore.

I bambini e il mondo del web

Il web può essere un grande spazio dove trovare tante cose utili: materiale per fare ricerche, scrivere ad un amico e inviare foto e video esilaranti, giocare, ascoltare i brani del cantante preferito, ecc.; purtroppo però l’insidia di internet è che, mentre stai viaggiando ricercando quello che ti serve, puoi anche trovare oggetti, foto, video, e commenti postati da altri, tutti questi elementi, come trappole nascoste, possono catturare i nostri figli.

Pornografia online, chat room di predatori sessuali, gioco d’azzardo, esaltazione di stili di vita estremi (anoressia), terrorismo e sadica violenza, possono sporcare la mente del bambino, creando delle dipendenze e dei traumi.

Mettiamo in sicurezza i dispositivi utilizzati dai bambini

Per tutelare la privacy della nostra famiglia, insegniamo ai nostri figli a non condividere mai dati personali: nome, cognome, indirizzo, scuole frequentate, sedi di lavoro dei genitori, casa dei nonni, periodi di vacanze ecc.; non volendo, pubblicando queste semplici informazioni in una comune chat per fare nuovi amici, ci potremmo esporre a furti d’identità e peggio ancora a truffe (i ladri potrebbero farci visita quando siamo in ferie o mentre i genitori sono a lavoro).

A questo riguardo cambiamo spesso le password dei nostri dispositivi. Prima di prendere decisioni più serie, come contattare le autorità o segnalare certi siti al gestore telefonico, potremmo e dovremmo pensare di associare alla navigazione dei sistemi di sicurezza. Le app utili disponibili, studiate da veri professionisti informatici, sono molte e vale la pena fare un’indagine di mercato.

Le app più utili

Sono state improntate delle VPN (Virtual Private Network); queste sentinelle virtuali controllano tutti gli spostamenti effettuati in rete criptando molti nostri dati. Ciò è necessario per renderci invisibili ai malintenzionati, immuni da attacchi di hacker e cybercriminali.

Molto spesso le applicazioni preinstallate, definite bloatware, sono programmi obsoleti, che non riescono a chiudere la porta all’estraneo malintenzionato, ma la socchiudono, tenerle sul dispositivo è inutile e rischioso.

Google Family Link: il colosso difende i più piccoli

Senza dubbio quando parliamo di Google, pensiamo ad un azienda affermata e perciò all’avanguardia nel parental control. Diciamo che c’è di meglio, anche se Google Family svolge il servizio per il quale è stato progettato. Un account speciale per i bambini opportunamente settato permette ai genitori di gestire in autonomia accessi, download e navigazione internet dei propri figli. Il controllo è limitato per tutte le funzionalità in opera nella Google suite.

Alcune scelte che il genitore può fare sono legate al tempo dedicato dal proprio ragazzo all’uso del dispositivo collegato in rete. Da remoto papà e mamma possono decidere di interrompere la navigazione, o preventivamente possono stabilire quante ore al giorno il proprio bambino potrà essere collegato alla rete.

Gli svantaggi sono evidenti e rappresentano un limite importante; se non si ha un dipositivo Android e quindi il famoso Play Store non si può installare l’applicazione. Non avendo la possibilità, inoltre, di monitorare la posizione, l’app non permette ai genitori di sapere se, il proprio figlio si è spostato volontariamente oppure no dal luogo dove sapevano stesse utilizzando internet.

Apple e il suo FamilyTime: una risposta di livello

FamilyTime rappresenta l’app più conosciuta per iPhone, iPad e iPod Touch per il controllo parentale. La casa della mela, già conosciuta per l’estrema sensibilità alla privacy dei proprio i clienti, ha ideato FamilyTime per gestire in maniera completa l’accesso al web di bambini e ragazzi.

Una funzione interessante è il tracciamento puntale della posizione (elemento di forza rispetto alla concorrenza), con la possibilità di cirscosrivere delle vere e proprie aree di controllo. Quando il proprio figlio valica il confine della zona consentita FamilyTime invia una notifica sul dispositivo del genitore, che può quindi agire di conseguenza.

Un’altra peculiarità di questa app per il controllo parentale è il monitoraggio nelle ore notturne. Nonostante un genitore, desideri stare attento all’accesso del proprio figlio ad internet in ogni occasione e in ogni ora della giornata, la notte il controllo potrebbe attenuarsi; con la funzione Sogni d’Oro, si potrà indicare le ore notturne in cui il dispositivo del proprio figlio deve rimanere inaccessibile.

Esistono moltissime altre app, e altrettante guide e consigli più o meno interessanti, non si può prescindere però dall’esempio del genitore; utilizzando con saggezza questi strumenti tanto preziosi, quanto pericolosi, esso inculcherà nel proprio bambino il giusto grado di curiosità, filtrato però, dalla necessaria dose di prudenza.