Inviare i corrispettivi telematici senza registratore di cassa adesso è possibile!

Inviare i corrispettivi telematici senza registratore di cassa

Lo scontrino elettronico è uno strumento digitale innovativo che l’Esecutivo e Agenzia delle Entrate hanno fortemente voluto in Italia, per combattere l’evasione fiscale. La sua entrata in vigore era stata programmata a partire dal primo luglio di quest’anno. Purtroppo, a causa della diffusione della pandemia da Coronavirus, la scadenza è slittata ad inizio anno nuovo.

AdE (Agenzia delle Entrate) ha, sin dall’inizio, predisposto svariati sistemi per inviare i corrispettivi telematici. Sistemi che si sono evoluti e migliorati nel corso del tempo. Tanto che oggi esiste uno strumento che consente addirittura di inviare i corrispettivi telematici senza registratore di cassa.

Le modalità per trasmettere i corrispettivi telematici

Il primo fra i metodi predisposti da Agenzia delle Entrate per inviare i corrispettivi telematici, è quello eseguibile direttamente dal loro portale Fatture e Corrispettivi. Una volta eseguito l’accesso al portale, tramite credenziali personali univoche, basta seguire l’iter spiegato nei successivi vari passaggi del sito. Si tratta di un sistema gratuito, ai quali tutti possono accedere, ma che richiede un certo grado di dimestichezza con la tecnologia.

Il secondo sistema invece prevede l’utilizzo di appositi registratori di cassa telematici che, collegandosi con il Fisco, sono in grado si inviare i corrispettivi telematici giornalmente. I registratori sono acquistabili ex novo, oppure è possibile convertire quelli già esistenti. Lo Stato ha previsto anche un piccolo bonus/contributo per la dotazione dei registratori, ma nonostante il sostegno economico, la spesa rimane sempre importante.

I registratori di cassa telematici richiedono una connessione costante e stabile e una manutenzione periodica e ordinaria, che non sempre si rende di facile reperibilità.

Inviare i corrispettivi telematici senza registratore di cassa

Lo scontrino elettronico è uno strumento potente e versatile, ma che richiede il rispetto di alcune importanti regole di compilazione e trasmissibilità. Rispetto allo scontrino cartaceo, il contenuto è rimasto pressoché invariato. I dati che prima dovevano comparire in uno scontrino, sono gli stessi che anche oggi è obbligatorio riportare (Denominazione o ragione sociale dell’emittente, Partita Iva – Dati contabili, Corrispettivi parziali, Sconti e rettifiche eventuali, Subtotali, Totale dovuto – con indicazione precisa di “totale” ad indicarla, Data ed ora di emissione, Numero progressivo, Numero di matricola dell’apparecchio, Logotipo fiscale).

Anche per quanto riguarda la trasmissione dei dati al Fisco, le regole non cambiano. Il fattore che è mutato invece è l’immediatezza. Oggi lo scontrino elettronico è trasmesso all’istante ad Agenzia delle Entrate e questa immediatezza è resa possibile da alcuni particolari strumenti che ne consentono l’invio seduta stante.

In questi mesi è nata una piattaforma che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore fiscale. Una volta compilato lo scontrino elettronico, la richiesta è subito inoltrata ad AdE. Non è necessario attendere la chiusura delle casse a fine giornata, perché le operazioni sono eseguite al momento. Agenzia risponde all’emittente inoltrando un numero progressivo identificativo dell’operazione e un documento pdf. Il numero è stampabile con l’ausilio di stampanti bluetooth, mentre il secondo si può comunicare al cliente tramite mail o chat.

Con questo sistema, pratico e intuitivo, è molto facile assolvere agli obblighi fiscali, visto che è proprio come se la stessa Agenzia delle Entrate lo facesse per conto del contribuente.