Grappe del Piemonte

Grappe del Piemonte

In Piemonte si producono alcune delle migliori grappe italiane grazie alla morfologia del territorio e alla selezione di pregiate vinacce da cui nascono anche vini di una certa etichetta. Ci riferiamo a nomi come Nebbiolo, Moscato, Erbaluce o Dolcetto… tutti vini di rilievo internazionale che sicuramente avrai avuto la fortuna di assaggiare o, per lo meno, di cui avrai sentito parlare. Le grappe si collocano in cima alla classifica della produzione regionale grazie ad una tradizione molto antica che predilige l’impiego di bacche pregiate e di metodi artigianali antichi, tramandati di generazione in generazione. Per questo oggi faremo un breve tour alla ricerca delle migliori distillerie piemontesi, suggerendoti le grappe più pregiate da sorseggiare o da custodire gelosamente.

Come si caratterizza la grappa piemontese?

Prima di partire per questo tour è il caso di fare un ripasso sulle basi, ovvero sugli elementi che caratterizzano la grappa piemontese. Chiaramente le vinacce sono la materia prima principale ma a queste si aggiunge un particolare metodo di distillazione. Per i Piemontesi la grappa prende anche il nome di Branda in dialetto. Questo distillato è una vera e propria tradizione dal momento che conserva un metodo particolare di produzione antico e tramandato di padre in figlio. Difatti in Piemonte la grappa viene distillata prevalentemente tramite caldaiette a vapore a ciclo discontinuo, un metodo che oramai è stato sostituito da efficienti impianti a ciclo continuo. Addirittura è possibile rinvenire vecchi impianti di distillazione a bagnomaria, esemplari rarissimi che si alimentano ancora con il fuoco, proprio come si faceva un tempo.

Ed è proprio il Piemonte ad aver dato alla luce una delle Corporazioni di Settore più antiche del Paese, nata con lo scopo di raccogliere i confettieri e i distillatori di acquavite a Torino nel 1739. È per questo che di distillerie in Piemonte ne troverai tantissime, sparpagliate per colline, monti e borghi. Oggi qui ti indicheremo quelle di maggior rilievo nazionale ed internazionale che, nonostante l’indiscusso successo, continuano ad imbottigliare grappa come si faceva una volta.

Il Roero e la Grappa Sibona

Il nostro cammino inizia a Pioltello d’Alba, nel bel mezzo del Roero. Ci troviamo in una storica regione piemontese che prende il nome dalla casata medievale che la dominò per lunghi anni. Qui si producono vini di un certo spessore come il Roero Arneis ed il Fallegro. Questa zona, così come le Langhe, è una nota meta eno-gastronomica e culturale e, nel 2014, è diventata ufficialmente un bene Patrimonio dell’Umanità. In questa incantevole cornice si colloca la distilleria Sibona, un’azienda di rilievo internazionale che produce grappe tradizionali mantenendo i metodi di una volta ma senza rinunciare alla tecnologia.

Il merito di Sibona è quello di sperimentare tecniche innovative senza mai rinunciare alle materie prime pregiate, forte della sua storica esperienza in materia di vinacce. Non a caso è stata una delle prime distillerie ad aver acquisito la licenza nella regione, il che la porta ai primi posti in classifica per qualità ed esperienza nel settore. Le grappe Sibona sono esperienziali in tutte le varietà Invecchiate, Barricate e Stravecchie. Puoi trovare la grappa Sibona online su SaporidDeiSassi per degustare la tradizione, la qualità delle vinacce e la sapienza di un’azienda che guarda sempre al futuro.

La Grappa Marolo

Tra il Roero ed il Monferrato, nella meravigliosa cornice naturale della patria del vino buono, sorge la popolarissima distilleria Marolo. Questa nasce nel 1977 e nel corso degli anni si è ritagliata il ruolo di leader del mercato penetrando non solo nella vendita regionale e nazionale ma anche in quella internazionale.

Le Langhe sono il valore aggiunto della produzione Marolo che fonda la sua qualità organolettica nell’impiego dei metodi tradizionali attraverso gli alambicchi discontinui a bagnomaria, tipici della regione ma superati dai metodi a ciclo continuo. Oggi la grappa Marolo è conosciuta per essere l’acquavite nobile e aromatica per la quale la tecnologia è soltanto un mezzo e non lo scopo. L’azienda ha investito molte risorse per selezionare accuratamente le vinacce locali e per mantenere i sapori vicini alla tradizione.

L’intuito di Paolo Berta

Tra le migliori grappe del Piemonte un posto d’onore spetta al viticoltore Paolo Berta, fautore e fondatore di una delle distillerie più apprezzate della regione. La produzione offre una grande varietà di grappe pregiate che sono state tramandate per quattro generazioni per poi cambiare rotta nel 2002, quando la distilleria ha trasferito a Casalotto di Mombaruzzo la produzione.

Il merito di Berta risiede nell’aver inventato e brevettato un particolare cestello per la fermentazione delle vinacce che permette di conservarle ad uno stato ottimale in mancanza di ossigeno. Grazie a questo cestello, infatti, le vinacce fermentano con sola anidride carbonica generata dalle stesse e si conservano per molti mesi fresche e genuine. Giovani, barricate o aromatizzate le grappe Berta sono il fiore all’occhiello del Piemonte che vale sicuramente la pena di degustare.