Il CBD e il THC: scopriamo le differenze

Il CBD e il THC: scopriamo le differenze

Prima di andare a scoprire le differenze tra il CBD e il THC abbiamo bisogno di capire com’è effettivamente strutturata la pianta di canapa così da avere le giuste informazioni per comprendere al meglio questi due principi attivi.

La cannabis è una pianta molto complessa che contiene al suo interno un’enorme quantità di principi attivi diversi. Questa sua caratteristica la rende unica nel suo genere e ricca di molteplici proprietà.

Delle oltre 600 sostanze che la compongono e che sono state identificate fino ad oggi troviamo:

  • Oltre 200 terpeni

I terpeni sono delle molecole volatili presenti in moltissime piante, alimenti ed oli essenziali. Il loro principale compito è quello di proteggere le piante dagli attacchi di batteri, parassiti e funghi.

Nella cannabis conferiscono quegli aromi caratteristici che si possono percepire sia con l’olfatto che con il gusto.

  • Idrocarburi
  • Flavonoidi
  • Acidi Grassi
  • Alcoli
  • Aldeidi
  • Oltre 120 cannabinoidi

Tutti i cannabinoidi possono svolgere un ruolo importante interagendo con il nostro sistema endocannabinoide generando effetti benefici per la salute e lo stato emotivo. Queste sostanze chimiche sono contenute all’interno dei tricomi, quei piccoli cristalli bianchi che si possono vedere sui fiori della pianta.

La distribuzione di cannabinoidi è molto variabile nei diversi ceppi di cannabis e normalmente, in una pianta, solo 3 o 4 cannabinoidi si trovano a concentrazioni superiori allo 0,1%.

È in questo gruppo di sostanze che troviamo il THC (Tetraidrocannabinolo) e il CBD (Cannabidiolo), i più famosi principi attivi della cannabis. La principale differenza tra i due è che il THC ha effetti psicoattivi, mentre il CBD ne è completamente privo.

Andiamo a scoprire insieme tutti i segreti di queste due fantastiche sostanze.

Il THC: proprietà e caratteristiche

Il THC è sicuramente il componente più conosciuto dalle persone ed è stato scoperto per la prima volta dal dottor Raphael Mechoulam nel 1964. Nei suoi quasi 60 anni di storia deve la sua popolarità a quegli effetti di euforia associati generalmente alla cannabis. Ma dentro di sé ha molte più risorse di quanto uno possa pensare.

Diverse ricerche condotte negli ultimi anni dimostrano che il THC possiede proprietà curative utili per numerosi disturbi di salute. Tra queste malattie troviamo: il morbo di Parkinson, l’arteriosclerosi, l’apnea durante il sonno, il morbo di Alzheimer, il glaucoma, la sindrome di Tourette, la sclerosi multipla, il cancro in varie forme e ancora molti molti altri.

Oltre a questo, il THC preserva anche proprietà che combattono la nausea (antiemetiche) che lo rendono parecchio utile per il trattamento dell’AIDS e per pazienti che stanno svolgendo chemioterapia.

Il CBD: proprietà e caratteristiche

Il CBD è diventato il fulcro della ricerca scientifica moderna e grazie a questo si è innescata una vera e propria rivoluzione per la cannabis a livello mondiale. Questo cannabinoide è stato isolato per la prima volta nel 1940 da un’equipe di studiosi dell’Università dell’Illinois ma ci sono voluti più di 20 anni perché si scoprisse effettivamente la struttura esatta.

La ricerca degli ultimi anni ha dimostrato che è una sostanza completamente atossica e sicura per l’essere umano. I tre campi di indagine più vasti sulle proprietà del CBD sono quello del trattamento delle convulsioni in particolare per le forme di epilessia resistenti ai farmaci, delle psicosi e delle patologie neurodegenerative.

Ma il potenziale terapeutico di questo cannabinoide va molto oltre, è stato infatti dimostrato essere utile per sindromi da stress post-traumatico, diabete, Alzheimer, malattie della pelle, malattie infiammatorie e distonie (contrazioni involontarie dei muscoli).

Il CBD e il THC: le differenze

La principale differenza tra CBD e THC è che quest’ultimo, a differenza del primo, genera effetti psicoattivi in base al dosaggio.

I due interagiscono in modo diverso con il nostro sistema di recettori.

Il THC stimola la reazione di piacere ed appetito e può moderare la sensazione di dolore.

Il CBD tende ad avere un effetto più generale di benessere diffuso, riducendo l’ansia e agendo positivamente sui recettori della memoria.

In conclusione possiamo dire che entrambi hanno molteplici effetti benefici sul nostro corpo, anche se le uniche qualità di cannabis legalizzate sono quelle che hanno una percentuale di THC minore dello 0,5%.

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